Eh sì, sono passati ben tre anni dal 16 aprile del 2007, anno del nostro magico incontro!

Per ricordare e festeggiare l’avvenimento,  vi riproponiamo lo scritto che più ci rappresenta, il nostro manifesto. Ovvero la prefazione che il nostro Edoardo Fiume Po alias Angelo Calza ha scritto per il nostro primo libro “1995 km da Santiago” e che tanto bene descrive la nostra viscerale amicizia.

Eccovelo….

E’ APERTA LA CACCIA ALLE ANATRE

E’ bastato andare al concorso “Volo Rapido” della Porsche con il computer di una mia amica. Scrivere un racconto tanto bello, ma tanto bello, che non ha passato le selezioni.

Poi alla mia amica hanno anche rubato il computer perché l’aveva lasciato in macchina. Roba da matti.

Poi mi è arrivata un’e-mail di Ottavio. Anche lui aveva partecipato al concorso. Ha mandato un’e-mail a tutti quelli che avevano partecipato. L’ha mandata a così tanti indirizzi di posta che quando rispondevo a questa mail, compariva una finestra con scritto “Vuoi davvero rispondere a tutti?’”.

Allora mi è sembrato opportuno che ci organizzassimo. Ora uno scrive a volatori rapidi, scrive più o meno a venti persone.

Rispondono tutte e venti. Ci sono mesi che ci rimanda più di duecento e-messaggi. Roba da matti.

Che la prima volta che mi hanno detto “Andiamo a mangiare una pizza” ero occupato, erano in cinque o sei a mangiare una pizza. Sembrava una cosa nostalgica come quando si fanno le cene di classe anni dopo e ci si ritrova in due, L’ultima cena che abbiamo fatto eravamo in sedici, a parlare di libri, rischio d’impresa, titoli, mutande. Roba da matti,

Che ogn i volta che andiamo a cena o facciamo una riunione, aumenta il numero di fogli che ognuno porta con sé. Alla prima cena c’erano due che scrivevano ssu un unquadernino, all’ultima c’era un computer portatile, due persone con la ventiquattr’ore, e giurerei di aver visto anche qualcuno con un trolley pieno di fogli. Roba da matti,

Abbiamo tutti la stessa età, ventidue anni. Poi c’è anche chi somma tre anni, come me, ci perfino trenta, chi anche quaranta. Però almeno ventidue anni a testa ce li abbiamo tutti.

All’inizio pensavamo solo di scambiarci i racconti scritti al concorso, per curiosità di leggerli, Poi abbiamo scritto questo libro. Roba da matti.

Ogni volta che ci vediamo dobbiamo mettere dei cartellini per associare la faccia al nome di ognuno. E il nome di indirizzo di posta di ognuno. Che noi scrittori rapidi siamo tutti pieni di creatività, l’indirizzo di posta poche volte c’entra col nome di qualcuno, C’è chi di indirizzi ne ha perfino due o tre e scrive cose diverse a seconda dell’indirizzo che usa, sembra che abbia un’opinione diversa per ogni indirizzo, Roba da matti.

In meno di un anno, ecco che ci troviamo a pensare alle presentazioni, a che gruppi fare suonare, ai biglietti d’invito, a fare un’associazione. E pensare che avevo partecipato al concorso solo per poter scrivere un po’, che sono sempre fitto d’impegni come l’agenda di un manager e non ho mai tempo di mettermi lì e scrivere un po’, adesso con questa storia qua dei volatori rapidi, tempo ne ho anche meno.Scrivere devo scrivere fin troppo, Roba da matti.

Abbiamo scritto sedici più uno racconti, per scegliere il filo conduttore  ci abbiamo messo due mesi. A raccogliere i racconti ci abbiamo messo due mesi, A trovare un titolo due mesi, A pubblicare un libro quindici giorni. Roba da matti.

Che per il titolo poi è una storia davvero assurda, Abbiamo scelto un titolo definitivo almeno quattro volte, poi a nessuno andava bene., C’è chi faceva i sondaggi anche tra amici e conoscenti, che per ogni titolo scelto, a turno, facevano le smorfie e allora, via! Da capo, a scegliere il titolo.

Poi abbiamo fatto per alzata di mano, avevamo scelto un bellissimo titolo, che era una domanda concettuale profonda, teoretica, culturale, antropologica e cioè “Ma Piacenza è in Emilia o in Lombardia?” Poi invece è bastata una foto, il ricordo di una magnifica serata, un posto splendido, delle costate da sette etti, e abbiamo cambiato idea sul titolo. La democrazia proprio non funziona, Roba da matti.

Se non avessi partecipato a questo progetto, poi non avrei mai scoperto di avere due vicini di casa che io non avevo mai visto una volta in cortile. Buttiamo la pattumiera nello stesso cassonetto, e non ci siamo mai visti, Roba da matti.

Ma soprattutto , se non avessi partecipato a questo progetto, non avrei mai imparato a volare, rapido.

Che in questo gruppo non c’è nessuno che sa stare a terra, che schiva i sassi. In questo gruppo le idee son sempre belle, volano alte. C’è il calore del nido, la vista dell’aquila, la comicità della papera. Più che un’antologia abbiamo scritto un manuale di volo. Più che un gruppo informale, abbiamo creato uno stormo. Roba da matti.,

Edoardo Fiume Po ( A.C.)