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Un corpo morto e uno vivo. Eluana Englaro e Silvio Berlusconi. La ragazza vissuta per anni in condizioni indescrivibili al centro di una logorante battaglia legale per permettere al padre Beppino di porre termine a un calvario durato troppo e l’attuale presidente del consiglio, l’uomo che un giorno il suo medico Umberto Scapagnini definì “tecnicamente immortale” in quanto dotato di “un sistema di tipo neuroimmunitario veramente straordinario per cui niente mina la sua salute”.  Sono loro i due protagonisti di una vicenda di malattia e battaglia politica che un anno fa teneva gli italiani letteralmente incollati ai televisori; a distanza di un anno su Eluana Englaro è scivolato un velo pesante di oblio. Il dolore spettacolarizzato ha portato ben presto all’indifferenza, rotta qualche giorno fa dal dibattito nato dopo l’uscita dell’ultimo numero di “Dylan Dog” che riaccende i riflettori sulla legittimità o meno dell’eutanasia.

Ecco perché un libro come quello di Giulio Mozzi, “Corpo morto e corpo vivo. Eluana Englaro e Silvio Berlusconi” (Transeuropa), vale la pena di leggerlo: non solo perché sia giusto puntare verso una via d’uscita dall’oblio mediatico di questi mesi, ma anche per l’intelligente lettura che l’autore dà ad un avvenimento che lo scorso anno ha scosso le coscienze di tutti gli italiani.

Giulio Mozzi

Giulio Mozzi non è tra quelli che un anno fa avevano dato un giudizio preciso di Beppino Englaro e di chi aveva collaborato alla morte di Eluana: “assassino” lui e “complici” loro. Ma è, per sua stessa ammissione, un cristiano cattolico, anche se “tentato dal protestantesimo” (“come molti intellettuali cattolici che non “digeriscono” l’obbedienza di pensiero richiesta dalla chiesa” spiega), che sulla vicenda Englaro torna “perché nel totale disinteresse nella stampa continua il percorso della legge: mi sembra che in Italia ci sia una strategia del silenzio perché il governo è abituato a promulgare delle leggi importanti quasi di soppiatto. Da parte della chiesa cattolica c’è stato un tentativo di ragionamento, ma sono state prese delle posizioni molto confuse: la chiesa è sembrata più coinvolta nei problemi di potere”.

Lei ha parlato di “drammatizzazione estrema” del tentativo del governo di interrompere in extremis la procedura di morte di Eluana autorizzata dalla Corte di Cassazione.

“È stato uno spettacolo usato per dare una spallata al potere del presidente della repubblica e definire Napolitano un presidente che ha una cultura della morte”.

Il suo giudizio è molto severo anche nei confronti della chiesa, coinvolta in un gioco di partito in cui la strumentalizzazione prende il posto della discussione.

“Io penso che la chiesa si sia proprio fatta fregare perché appare legata ad un’ideologia il più possibile anticristiana come il Pdl: se ci sono delle istanze etico-politiche sostenute dalla chiesa, queste sono poi smentite dai governi di centro-destra”.

Lei parte dal pretesto narrativo di proporre alla chiesa la beatificazione di Eluana, “martire della Tecnica”, per arrivare poi a un Berlusconi “avviato alla fasulla resurrezione come Grande Vittima e come Agnello Redentore dell’Italia”.

“Grazie alle sue capacità e all’aiuto del suo staff, il premier si sta costituendo come una figura divina o “di rilevanza teologica”, come dice Bondi nel libro “Il sole in tasca”: per quanto possa sembrare demenziale il problema è che la strategia funziona”.

(da “Libertà”, 25 gennaio 2010).

Cappella Ducale di Palazzo Farnese, 19 dicembre 2009

Presenti oltre alla Giuria l’Assessore Paolo Dosi e il consigliere provinciale Coppolino.  Bellissimo intervento del Direttore di Libertà di Piacenza Gaetano Rizzuto, che si compiace che tra i premiati ci siano tanti  “suoi” scrittori: ovvero i Volatori Rapidi! 

Al Premio Nazionale Emozioni e Magie del Natale i Volatori Rapidi per la seconda volta consecutiva si aggiudicano il Premio Rotary Club Farnese Piacenza con il loro ultimo libro ” Confini”.

Importanti riconoscimenti anche per i singoli volatori:

  • Francesco Danelli si aggiudica per il secondo anno consecutivo il primo premio per il miglior racconto con “La Comoedia”.
  • Giusy Cafari Panico vince il secondo premio nella categoria Libri Editi con il suo libro di poesie “Come la luna di giorno come la luna di notte”
  • Ottavio Torresendi ottiene un premio speciale con Best Alam
  • Agostino Damiani riceve un riconoscimento nella categoria “In memoria di Laura Guarracino”
  • Menzione d’onore anche per Alessandra Locatelli con la sua favola di Natale.

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